Montesòrdo - Via "Excalibur"

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CARTINA CONSIGLIATA

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CATEGORIA/ZONA

ALPINISMO - ALPI LIGURI (via di falesia)

SCHEDA N. 14

 

FOTO NOTEVOLI

FOTOPERCORSO

 

STORIA ALPINISTICA

Proprio dirimpetto alla imponente struttura rocciosa della Rocca di Perti, verso levante, una breve costa che trae origine dal complesso roccioso della Rocca Carpanèa (e più precisamente dal Bric del Frate) si allunga verso Sud, racchiudendo con l'ardito versante Nord della stessa Rocca di Perti una solitaria e pittoresca valletta, la Valle Urta (o Valletta di Montesòrdo). 

Lungo questa costa si evidenziano una serie di belle pareti e placconate, ognuna con una sua denominazione, che nel complesso vengono chiamate Montesòrdo, generalizzando cioè con il settore più importante e frequentato.

La via "Excalibur" (B. Carmine, P. Ferrari, dicembre 1982) si sviluppa tutto a sinistra del Settore Centrale di Montesòrdo, e più propriamente sulla cosiddetta Placca di Mu

E' una via breve, piuttosto tecnica ed impegnativa, anche se con passaggi complessivamente più facili della vicina "Via dei Nèsci", di cui peraltro condivide il primo tiro.

 

PUNTO DI PARTENZA

Da Finale Ligure (uscita della A10 Genova-Ventimiglia) si scende a Final Borgo, da dove si prende la strada per Càlice Ligure. All'altezza di Perti si svolta a destra e si segue la stretta, ripida strada che raggiunge la piccola frazione di Perti Alta. Rimanendo in quota, la stradina passa accanto alla Chiesa dei Cinque Campanili e, rasentando gialle pareti prima, ed inoltrandosi poi nella pittoresca, boscosa Valle Urta, si superano le Case Valle ed un primo parcheggio sulla destra e si raggiunge il piccolo parcheggio alla fine dell'asfalto, presso il nucleo rurale di Montesòrdo.

N.B.: da Perti Alta in poi il transito è in realtà consentito solo ai residenti, ma gli arrampicatori sono in qualche modo tollerati. NON APPROFITTARNE!

 

AVVICINAMENTO

Dal parcheggio si prende la sterrata di destra, che si inoltra in lieve salita fra gli ulivi. All'altezza di un tornante, un sentierino lastricato prosegue dritto e consente di abbreviare il percorso. Si esce di nuovo sulla strada presso una bella casa isolata: proseguendo verso destra, si supera una antica cappella sconsacrata e, poco dopo, si abbandona la strada per prendere un sentiero che scende a destra fra gli alberi. 

Superato un rio asciutto, ci si immette su un sentiero più ampio, che va seguito in piano verso destra nel bosco. Presso un grande muro a secco, si incontra lo stacco di un sentiero verso sinistra, che si inerpica ripido nel fitto bosco. Si segue la ripida traccia, che guadagna quota con numerosi tornanti, taglia poi verso destra, alla base della placca de "le Tècchie" (monotiri) e raggiunge i piccoli spiazzi alla base delle rocce della Placca di Mu (h 0,15 dal parcheggio): l'attacco della via si trova a destra della grande nicchia, presso un piccolo alberello.

 

DESCRIZIONE DELLA VIA

Si possono contare 3 tiri di corda:

1 - Si attacca presso l'alberello: il passaggio iniziale non è banale, leggermente strapiombante (5b), e più in alto, pur con minori difficoltà, la scalata rimane comunque delicata per via degli scarsi appigli (5a). Gli ultimi metri, più facili, conducono al comodo pianerottolo di sosta (4c);

2 - Si scala la spanciatura di destra, all'inizio in tranquillità grazie alle numerose tacche sulla roccia: si lascia subito la dirittura degli spit che proseguono dritti (vedi anche Via dei Nèsci), per traversare espostamente tutto a destra. Gli appigli e gli appoggi sono piuttosto scarsi, ma la rugosità della roccia consente di procedere in aderenza con relativa sicurezza (5a). Raggiunto un breve caminetto, lo si risale per passare poi ad una splendida placca fessurata che conduce al pianerottolo di sosta con alberello e grossa nicchia (4c);

3 - Si risale un muretto verticale a sinistra della nicchia, sfruttando provvidenziali tacche nella roccia (4c): più in alto si entra in un corto canalino, da cui si esce però subito sulla sinistra, lungo una fessura impegnativa ma breve (5a) che porta alla sosta sulla sommità. 

 

Discesa: con una doppia da 55 m, o in alternativa con due doppie da 30 m, lungo la dirittura della "Via dei Nèsci" si ritorna all'attacco. Da qui, nuovamente in breve al parcheggio. 

 

TEMPO TOTALE

h 1,30 - 2,00 

DISLIVELLO

50 m circa di sviluppo

DIFFICOLTA’

D- (5a max/4c obb.)

MATERIALE UTILE

casco, 2 mezze corde da 55 m o una corda singola da 70 m (per la doppia), 10 rinvii 

ULTIMO SOPRALLUOGO

23 dicembre 2007

PERIODO CONSIGLIATO

tutto l'anno

COMMENTI

Bella via, piuttosto impegnativa ma non estrema: non c'è il passaggio delicato del secondo tiro della "Via dei Nèsci", ma di questa è forse più tecnica e continua. Interessante.